Cos’è l’efedrina?
Come agisce l’efedrina: è doping oppure è legale acquistarla?
Cosa contiene l’efedrina?
Ognuno di noi, varcata la soglia della palestra si sarà imbattuto nell’istruttore di turno intento a sorseggiare shaker proteici o ad ingoiare compresse bianche.
Tra amminoacidi ramificati, proteine in polvere, multivitaminici, termogenici, creatina, carnitina e barrette energetiche è ampio il campionario degli integratori dietetici per gli sportivi. Ad essere sempre più sponsorizzati sono proprio quei supplementi naturali e non, capaci di favorire il recupero fisico, il dimagrimento e le performance di chi si allena. Uno fra tutti è l’integratore a base di efedrina.

In questo articolo spiegheremo i rapporti tra efedrina e sport, a cosa sere, come funziona, come agisce, quali risultati aspettarsi e come usarla correttamente. Parleremo anche degli effetti collaterali e delle controindicazioni.
L’efedrina è una sostanza stimolante di origine vegetale con proprietà curative o tossiche a seconda della tipologia scelta e della dose. Essa viene ottenuta per estrazione dall’Ephedra sinica o canapa gialla, un arbusto sempreverde originario dell’Asia centrale e della Mongolia.
Nota anche col nome Ma Huang, l’efedrina è utilizzata da duemila anni nella medicina tradizionale cinese per curare raffreddore, bronchite e asma.
È caratterizzata da proprietà simili a quelle dell’adrenalina e della noradrenalina, due ormoni naturalmente rilasciati nell’organismo, i quali intervengono nella reazione adrenergica chiamata “Fight or Flight” ovvero «combatti o scappa», che si verifica quando il corpo è soggetto a situazioni di pericolo imminente.
Alla pari dei due ormoni sopra citati, l’efedrina è capace di innescare cambiamenti fisiologici come l’aumento della frequenza cardiaca, della pressione sanguigna e del senso di eccitamento.
Dunque in pochi istanti il cuore incrementa la propria forza e le proprie contrazioni; i bronchi, le pupille ed i vasi sanguigni dei muscoli appendicolari e del sistema coronarico si dilatano.
A livello cardiovascolare, l’azione dell’efedrina è simile a quella dell’adrenalina poiché aumenta la pressione arteriosa attraverso una riduzione del lume dei vasi periferici e per azione diretta sul cuore; a differenza dell’adrenalina però la sua azione ha una durata circa 10 volte maggiore.