Dosi e modo d’uso di efedrina
In commercio è possibile reperire svariati integratori a base di efedrina sotto forma di pasticche, capsule, infusi o polvere libera.
Secondo gli studi sull’efedrina, una dose di 20-50 mg, assunta tre volte al giorno, è in grado di favorire la perdita di grasso corporeo.
I famosi ECA stack (integratori per favorire il dimagrimento che contengono efedrina, caffeina e aspirina) sfruttano l’effetto sinergico delle tre sostanze e per questo contengono meno efedrina: circa 25 mg da assumere 3 volte al giorno.

Sebbene a questi dosaggi non si verifichi la comparsa di effetti indesiderati gravi, occorre ricordare che ogni soggetto può a sua insaputa presentare una sensibilità più o meno accentuata al principio attivo.
Lo schema posologico dunque dovrebbe essere valutato con estrema attenzione dal medico e definito in base all’età, allo stile di vita, all’attività fisica e ad eventuali patologie presenti.
Per le spiccate attività stimolanti è preferibile evitare l’assunzione di efedrina nelle ore serali, cosi da ridurre fenomeni di insonnia.
Efedrina come droga
Una caratteristica che rende l’efedrina soggetta a usi illeciti, è quella di essere una “molecola precursore” dalla quale si può ricavare, tramite riduzione chimica, una potente droga sintetica: la metanfetamina.
In Italia l’efedrina è classificata come sostanza dopante, quindi illegale prima di una gara o altra competizione ufficiale. In campo sportivo l’uso di efedrina pre-prestazione è dunque punito con la squalifica dell’atleta.